Il Napoli frena con il Verona
Cronaca
15 Aprile 2023 Fonte:
Mediaset
Gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 contro la formazione di Zaffaroni e salgono a 75 punti, a +14 sulla Lazio
Nella 30a giornata di Serie A, il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Verona e vede il vantaggio sulla Lazio seconda scendere a 14 punti, un bottino comunque consistente in chiave scudetto. Spalletti fa ovviamente turnover pensando al ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan e la squadra ne risente, creando davvero pochissimo. La buona notizia di giornata è il ritorno di Osimhen, entrato in campo al 73'. Il nigeriano ha dato vivacità e all'87' solo la traversa gli ha negato il gol. Al 91' Ngonge, appena entrato, si divora il gol-vittoria calciando a lato a tu per tu con Meret.
Il Napoli ritrova Osimhen in vista dell'importantissimo match di Champions con il Milan, ma non il gioco e gli automatismi che gli hanno permesso di dominare il campionato. Anche oggi al Maradona, gli azzurri hanno confermato di non attraversare un grande momento di forma e l'alibi dell'ampio turnover non regge, visto che a un certo punto Spalletti ha buttato nella mischia le sue bocche da fuoco ma senza risultati. L'unica buona notizia, così, è il ritorno in campo di Osimhen: il nigeriano ha dimostrato già una buona condizione di forma e solo la traversa gli ha negato il gol. Con il campionato ormai in tasca forse la testa era già al Milan, ma quel che è certo è che ci vuole il Napoli di qualche settimana fa per rimontare lo 0-1 di San Siro.
Con il campionato ormai in tasca, Spalletti inevitabilmente deve pensare al ritorno di Champions con il Milan e fa un largo turnover. Tra gli 11 ci sono Kim e Anguissa, squalificati martedì, Demme fa rifiatare Lobotka e Juan Jesus mette minuti importanti in vista del Diavolo. In attacco Raspadori punta centrale e Kvaratskhelia che si accomoda in panchina con il recuperato Osimhen. Zaffaroni sorprende tutti, non tanto negli uomini ma nel modulo: un 4-4-2 con Ceccherini terzino sinistro e Lasagna esterno destro di centrocampo, in attacco Duda in appoggio a Gaich. La prima frazione regala davvero poche emozioni, con il Napoli che prova a fare gioco ma non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso negli ultimi 20 metri. La pochezza offensiva dei partenopei è testimoniata dal fatto che Montipò non deve compiere alcun intervento e corre dei brividi solo al 20', quando Gaich lo infila per il più classico degli autogol dopo una conclusione di Politano, ma il calciatore del Verona è disturbato da Olivera che rientra dal fuorigioco e quindi è giustissimo il fuorigioco. L'Hellas pensa a chiudere spazi per poi ripartire e Lasagna è il più attivo: al 29' Meret deve distendersi in tuffo per respingere il sinistro dell'ex Udinese, che ci prova in un altro paio di occasioni senza fortuna. Il Napoli chiude il primo tempo con l'80% di possesso palla, ma solo tre tiri e nessuno nello specchio.
La ripresa si apre con un episodio che manda su tutte le furie Spalletti: Ceccherini, già ammonito, tira un calcetto a Lozano, ma La Penna e i suoi assistenti non se ne accorgono e il difensore del Verona si salva dal secondo giallo. La ripresa ricalca un po' la falsariga del primo tempo, al Napoli manca fluidità di gioco e cattiveria negli ultimi 20 metri. Spalletti prova a correre ai ripari inserendo prima Kvaratskhelia e Zielinski e poi Lobotka e Osimhen. Il nigeriano, dopo aver incitato i compagni dalla panchina, mette nelle gambe minuti fondamentali in vista del Milan e dà un altro peso all'attacco. All'87' una sua splendida conclusione dal limite sbatte contro la traversa, ma il match-ball capita all'Hellas al 91', sugli sciagurati piedi di Ngonge: l'attaccante belga, entrato da una manciata di minuti per Lasagna, si invola tutto solo verso Meret ma calcia male e getta al vecchio un'occasione colossale. Per la disperazione di Zaffaroni e dei tifosi: lo Spezia sarebbe potuto essere avanti solo di un punto, invece sono tre le lunghezze che ci sono tra l'Hellas e la salvezza.
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